Ben Hirst
Nato in Inghilterra, Chef Ben Hirst vive e lavora in Italia da venticinque anni. È stata la sua ricerca dei migliori ingredienti italiani a portarlo per la prima volta nella Valle di Comino.
Ha lavorato nelle cucine di alcuni dei più grandi chef europei, tra cui i ristoranti stellati Michelin di Fergus Henderson (St John’s, Londra), Pierre Koffman (La Tante Claire, Londra), Michel Rochedy (Le Chabichou, Courchevel, Francia), Gualtiero Marchesi (L’Albereta, Erbusco, Brescia), e con Mary Paolillo all’Enoteca Ferrara, vincitrice del Premio Miglior Enoteca d’Italia del Gambero Rosso, a Roma.
Negli ultimi anni, al “cucina Musia”, Ben ha lavorato all’unione di una cucina raffinata con un’esperienza artistica in una galleria contemporanea. È stato tra i co-creatori di “Necci”, un frequentato bar e punto di ritrovo della comunità del Pigneto, un quartiere romano di tendenza, dove quasi tutto il cibo veniva prodotto internamente.
Il menù di Ben trae ispirazione dalla cucina dell’Italia centrale, con un velato tocco britannico moderno. È un appassionato sostenitore del mangiare “dal muso alla coda” – una filosofia che mostra il massimo rispetto per l’animale e non permette di mandarne sprecata nessuna parte. Ben segue il pensiero del movimento Slow Food e crede che ci debba essere la minore distanza possibile tra il produttore e il piatto.